Villa monofamiliare a Monte di Procida.
Un oggetto architettonico eccentrico in un contesto residenziale della provincia di Napoli, in cui una forte sperimentazione, se pur razionalista e funzionalista, non lascia l’osservatore indifferente.
L’intero lotto non è raggiungibile dalle auto se non dal piano interrato, per cui di fatto l’abitazione risulta immersa nell’agrumeto e priva di veicoli.
Dalla strada si accede in auto sotto l’abitazione direttamente nel garage interrato, oppure varcando l’ingresso pedonale attraverso la scala si accede alla zona giorno. Quest’ultima sviluppata in direzione nel lotto è aperta sul fronte anteriore e quello posteriore dove la cucina trova affaccio diretto al giardino sul retro, perfettamente a livello che di fatto estende la zona pranzo anche all’esterno.
La zona notte posta al primo piano, si raggiunge con una scala indipendente dal corpo di fabbrica principale, staccata dalla struttura e realizzata in metallo, con travi HEA e gradini in orsogrill totalmente a vista.
Il collegamento verticale tra piano terra e piano primo è protetto da un tunnel vetrato che affaccia a sua volta nella corte interna generata dal distacco tra volume scale e fabbricato.
Il piano della zona notte presenta le aperture perpendicolari alla zona giorno palesando la scelta compositiva di contrapporre le bucature del piano terra con quelle del primo piano.
Il volume architettonico principale è interamente rivestito in laterizio forato da 3cm posato orizzontalmente e lasciato a vista, alternando la faccia concava a quella convessa della tavella in modo da offrire alla facciata una particolare vibrazione alla luce del sole che cambia effetto a seconda dell’ora in cui colpisce i prospetti. Il garage interrato è totalmente realizzato con muri di contenimento in calcestruzzo armato lasciato completamente a facciavista.
Al piano terra l’open space trova la sequenza ideale di ingresso, living, pranzo, cucina, con un piccolo mezzo bagno affacciato sulla corte interna.
Al piano primo, il largo disimpegno della zona notte presenta una scrivania a sbalzo che aggiunge la funzione di zona studio comune. Le camere sono separate dal corridoio e tra di loro dagli armadi. Non ci sono pareti dunque ma separazioni funzionali e contenitori che fungono da armadi e da tramezzi.
Infine la parte aperta della scala in metallo porta al terrazzo di copertura che gode di uno splendido panorama da capo Miseno passando per il Vesuvio fino alla spiaggia romana e il monte di Cuma.
12 Febbraio 2024
Architettura